Primo classificato – Sezione Adulti
… e resta l’arcobaleno
Rifuggo il grigiore della vita
accendendo di colore la mia anima.
Elimino il nero della paura
e resta l’arcobaleno.
Abbandono i vecchi abiti di tristezza e malinconia
e mi vesto di gioia e di allegria.
Solo emozioni che come briciole di sole
regalano luce alle mie giornate.
Mi riempio di azzurro e di stupore ogni mattina
davanti all’immensità del cielo e alla vastità del mare
dove liberare i miei pensieri ed annegare le mie ansie.
Un piccolo miracolo ogni nuovo giorno
che, al sorgere del sole, accende di vita
meraviglie per occhi non distratti.
Mi tuffo se affaticata e stanca
nel verde brillante delle mie colline
e lascio sostare il mio spirito, come in un’oasi,
per ritrovare nella quiete, con la serenità, me stessa.
E sul far della sera, se il cielo è terso e senza nubi,
vengo rapita, estasiata , dall’incanto del tramonto.
I caldi colori rossastri del crepuscolo
mi regalano un piacevole stato
di pace e di abbandono,
preludio al riposo e alla preghiera
e dolcemente mi invitano a sognare….
sogni a colori nell’oscurità della notte che avanza.
Caterina D’Ascenzo – Atri TE
Secondo classificato – Sezione Adulti
A mia figlia
La linea della vita
nella mia mano aperta,
scura ruga è scolpita
da secoli di pianti.
La natura ha sorriso
e ha sfiorato rosata
con un segno discreto
la tua mano neonata.
La linea della vita
bruna nella mia mano
è una vecchia ferita
che il tempo ha disseccato.
Ché ha chiuso nel suo alveo
brume di amori vani
prati gialli e grigiastri
ieri senza domani.
La linea della vita
chiara nella tua pelle
è carezza fiorita
delle rose più belle.
Foglia di sensitiva
baciata e non colpita
mano di giovinezza
s’apre verso la vita.
Antonio Giordano – Palermo
Primo classificato- Sezione Giovani
Nella musica
Nel mio giovane vivere,
un unico tempo,
scandito da pause,
in cui riflettere.
Nella musica,
sono come l’onda
che s’infrange sulla roccia,
e torna al mare
in una cascata di urlanti flutti.
In lei, risiede il soffio,
che ogni volta amalgama
l’anima mia
con i colori di vita.
Sul pianoforte,
le mie mani danzano
per raccogliere polveri di cielo.
La musica
fiorisce sul pentagramma.
Le note, gli accordi,
diventano raggi d’armonia,
placidi sguardi nei colori di vita,
a cui affidare i pensieri.
Nella musica,
di splendore si dipinge
il mio tempo.
Mattia Damiani – Foligno PG
Secondo classificato – Sezione Giovani
__Gli uomini che guardano il tramonto_
Gli uomini che guardano il tramonto
non hanno bisogno di sapere
dove sono
loro sono lì,
più in alto del sole, più lontani del tremulo giorno.
Gli uomini che guardano il tramonto
conoscono a memoria
tutti i numeri dell’infinito,
sanno contare le stelle,
hanno l’imprescindibile coraggio di non voltarsi indietro.
Gli uomini che guardano il tramonto
hanno ascoltato tutti i colori della vita,
hanno toccato tutti gli attimi esistiti,
hanno attraversato il volto del nulla.
Gli uomini che guardano il tramonto
non sono nessuno,
hanno svelati ai silenzi i loro nomi,
affidati all’immenso i loro giorni.
Gli uomini che guardano il tramonto
hanno sussurrato alla morte
che non avevano paura,
ma che non avevano il coraggio.
Gli uomini che guardano il tramonto
non sono mai esistiti veramente,
ma hanno vissuto più di ogni uomo
che ha affidato al destino la propria sorte.
La vita non è vita se vissuta non vivendo.
Maria Tini- Liceo Classico“Frezzi-B.Angela”- Foligno PG
Primo classificato – Sezione Ragazzi
Il mondo da una finestra
Mi affaccio al mondo
Come da una finestra
E coloro ogni cosa
Perché ogni cosa è vita:
verde come un prato ricco di speranza,
rosa come i fiori che nascondono un desiderio di pace;
rosso come l’amore
che vibra in ogni cuore;
nero come le paure che spaventano gli uomini;
giallo come i raggi di un sole
che allontanano il grigio delle nuvole;
arancio come la gioia che
vorrei vedere nel mondo;
bianco come l’abbraccio puro di una mamma per un figlio.
Vorrei poter colorare di vita ogni cosa
Che metta il sorriso sulle bocche del mondo intero.
Vorrei poter donare colori in questo mondo
Che vorrebbe più arcobaleni colorati.
Vorrei poter donare un pennello
A chi i colori non conosce
E dipingere la sua tela della vita
Con i colori più belli.
Ester Bonanno – Scuola Media “Ranzoni” – Trobaso – Verbania
Secondo classificato – Sezione Ragazzi
Colori di vita
Vedo nero:
vedo gente ostile,
fatti cattivi,
luoghi spenti e bui.
Vedo grigio:
vedo la vita senza sentimenti
e una città smarrita.
Vedo bianco:
vedo un filo di speranza
e una civiltà che vuole rinascere
ma non ce la fa.
Vedo colori:
vedo persone felici,
alcuni di una felicità finta …
… ma convincenti.
Vedo la vita:
vedo chi non si accontenta
di tutto l’arcobaleno,
e chi solo con l’opaco
si emoziona.
Vedo la realtà, non sempre molto bella,
non sempre molto colorata.
Carola Spigarelli – Scuola Media Belfiore – Foligno PG
Premio “Oliviero Martelli”
Colori e realtà
La vita è piena di profumi,
La vita è ricca di sapori,
ma sopra ogni cosa
la vita è fatta di colori.
Il colore del cielo stellato
e quello del mare imbronciato,
il colore dei prati a primavera
e del sole che tramonta la sera.
Il colore del viso di un bambino
che ti guarda e sorride birichino,
i capelli agitati dal vento,
le guance rosse ed il cuore contento.
Il colore di un bel girotondo
che riunisce tutti i bimbi del mondo,
la pelle bianca, gialla oppure nera
che vogliono la pace quella vera.
Questi sono i colori della vita
che è meravigliosa e infinita,
e somiglia a un grande arcobaleno
che appare in cielo quando torna il sereno.
Mattia Tacchi – Scuola Media Belfiore – Foligno PG
1° Targa “Arcangeli” Ex Aequo
Calendario
Un calendario di giorni bianchi e blu:
Alcuni li riempio di cose belle,
altri aspetto che lo faccia tu.
Poi li guardo tutti insieme
E mi accorgo di quanto sia bello
volersi bene!
Monica Mazza – Oggebbio VB
2° Targa “Arcangeli” Ex Aequo
Bianco colore di madre
In questo strano inverno
che ha fatto fiorire,
agli angoli di questo angusto cortile,
viole e margherite
finalmente nevica!
Bianco lieve di neve
che copre il mio limitato orizzonte
il mio tempo sospeso,
ma non la mia colpa, buco nero dell’anima…
E ti penso, madre…
più bianchi i tuoi capelli di udienza in udienza
mentre di un brutto sogno
svanisce la speranza,
bianco, di raro marmo, il tuo volto
inciso da cristalli di lacrime
a malevoli sguardi rivolto
a chieder perdono di colpe non tue,
bianca la tua anima
battuta dal vento di mille rimorsi
per inesistenti errori mai commessi,
bianca la tua presenza
discreta, fedele ad ogni incontro
che offre il perdono e dona la speranza…
Bianco lieve di neve
che copre il mio limitato orizzonte
il mio tempo sospeso,
bianco colore di madre
che copre la colpa
e, sotto la croce, aspetta che il figlio risorga.
Anonimo Recluso